Mostarda di albicocche
Mostarda di albicoccheLa consuetudine di cucinare la mostarda durante il periodo estivo a Mantova è antichissima e ancora oggi molto in uso, nasce dall’istintivo desiderio di far vivere la frutta e la verdura più a lungo, e ci offre un’originale versione della mostarda.
Il suo aroma garbato e il colore vivace attirano le preferenze dei golosi di ogni età. Ottima con Formaggi semi stagionati, Asiago, Montasio, Briè.
Formato: 120 g
Mostarda di pera
Mostarda di peraLa consuetudine di cucinare la mostarda durante il periodo estivo a Mantova è antichissima e ancora oggi molto in uso, nasce dall’istintivo desiderio di far vivere la frutta e la verdura più a lungo, e ci offre un’originale versione della mostarda.
La più apprezzata da chi ama le mostarde tradizionali, oltre a carni e salumi si presta a essere servita con Grana Padano, Asiago, Bagos, Comtè.
Formato: 120 g
Mostarda fichi
Mostarda fichiLa consuetudine di cucinare la mostarda durante il periodo estivo a Mantova è antichissima e ancora oggi molto in uso, nasce dall’istintivo desiderio di far vivere la frutta e la verdura più a lungo, e ci offre un’originale versione della mostarda.
Strepitosa. I frutti interi sono morbidi con un cuore succoso e piccante, goloso l’abbinamento con il salame, oppure con formaggi freschi ed erborinati, Burrata, Mascarpone.
Formato: 120 g
Mostarda Mele
Mostarda MeleLa consuetudine di cucinare la mostarda durante il periodo estivo a Mantova è antichissima e ancora oggi molto in uso, nasce dall’istintivo desiderio di far vivere la frutta e la verdura più a lungo, e ci offre un’originale versione della mostarda.
La più classica e rinomata tra le mostarde mantovane, ingrediente fondamentale per i tortelli di zucca, si abbina da sempre ai bolliti ma non disdegna i formaggi come il Grana Padano, Castelmagno e Pecorino romano.
Formato: 120 g
Salame Cotto
Salame CottoSalame cotto di puro suino caratterizzato da un piacevole sentore di spezie, aromatizzato con infuso di aglio in vino rosso filtrato, secondo la secolare tradizione dell’Oltrepò Pavese.
Il suo colore deciso è sinonimo di qualità perché dovuto all’elevata percentuale di carne magra nell’impasto.
Ottimo consumato con purè o con lenticchie nel periodo invernale, diventa uno stuzzicante antipasto estivo se servito freddo a fettine sottili con l’accompagnamento di verdure.